PROLOGO
Io vengo dalla Strada,
cresciuto tra gli Ultimi,
mentre una parte di Me viaggiava
alle mirabolanti velocità del Pensiero
nella Ricerca delle Origini, della Collocazione,
del Contatto Ultimo che mi avrebbe condotto Qui,
oggi ad estrinsecare pubblicamente le tappe,
momento per momento, da un Maestro all'altro,
fino al definitivo incontro con la Madre
la Quale mi ha poi ( come da manuale )
preparato e poi condotto al Padre......
L'altra parte di me
si trovava a condividere,
vivendola in prima persona,
la delirante esperienza
della Tossicomania....
Della dipendenza da Oppiacei Insomma....
Quindi esattamente nel mezzo,
non riconosciuto dai " Regolari "
in quanto appartenente, di fatto,
al gruppo degli emarginati,
con i quali mi trovavo a trascorrere
gran parte del tempo, ovviamente,
nell'esigenza di soddisfare il " Bisogno "....
Ma nemmeno riconosciuto da " Loro ",
poichè si rendevano conto, con grande sorpresa,
di non trovare in Me alcun elemento caratteriale
che rende così tipica la personalità del " Branco "...
( e come avrebbe potuto essere altrimenti,
visto di quale altra Passione era intrisa
la Mia Più Segreta Intimità !! )
Sonetto 145
Io stato
nel presente presenza
folle e duratura; io paura.
Nei labirinti di me stesso
accecato e moribondo
vegeto, rinasco; oro.
L'abito che indosso
non sempre mi rivela,
a volte non riesco a ricordare;
presente presenza che cattura
e vola lo Spirito più in alto,
vedo Angeli e Lavoro.
Stato Uomo negli Stati
mi Rigenero, Cresco.
Sonetto 146
Io stato,
continuamente ora
assenza-spazio-tempo,
dolcemente Vi asssaporo,
mordo l'Anima e i Suoi Figli;
continuamente ora, alleluia,
eternità priva di parole,
poesia: Per sempre.
Esistenza fragile, perso,
cuore d'astri regalato;
attimi e respiro, Dio.
Stato Uomo negli Stati,
passione e giravolta;
danza d'ombre sulla Via.
Sonetto 147
Io stato,
tensioni dentro,
c'è un'artista che propone
cinque ali al mio destino; sogno.
Ho atteso molte volte,
altre volte ho pianto;
stato esteso ad altri stati
il vostro Cuore mi spaventa,
non riesco a vomitare.
Tensioni dentro, fuori piove,
sono un albero che vede
solo mostri e sentimento;
cosa dite?! Penso?!
Si certo, Penso.
Sonetto 148
Io stato,
dove, come,
quando e perchè;
se fossi un RE libererei
quell'uomo chiuso in gabbia.
Ma un Giullare stupido non conta,
non ha nessun potere!!
Se fossi un RE ( forse lo sono )
vivrei un'altra alleanza,
questa Croce è consumata;
dunque ordino che tutti
( creature aliene o sesto senso,
ombre del calice passato )
oggi amiate come Me.
Sonetto 149
Io stato,
mano nella mano
partorisco fulmini, sorrido;
un inquietante abbraccio
ho scelto di donare,
tenetemi davvero.
Stato carne nello stato
ho scelto di morire; Sacro.
Già, se l'oro fosse mio
potrei dimenticare, forse;
alchimista e sensitivo
potrei vivere nel mondo.
Chissà, forse passeggiando
qui mi incontrerete.
Sonetto 150
Io stato
sentiero un pò diverso,
ondeggio, mi adatto dipingendo
una realtà senza creature; Fango.
Dopo aver deposto Amore
ai piedi amari di chi soffre
oggi conosco, mi compio;
eroiche gesta raccontate,
cenere importante,
solo voglio visitare
il vostro piccolo pianeta; sole.
Esseri incoscienti e privi
avete creato Dio
per potervene cibare.
OM PENSO, SI PENSO, PENSO, VIVO E SONO OM
ELIA NAT BABA ASHRAM
mercoledì 12 gennaio 2011
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