lunedì 3 gennaio 2011

IL SANNYASIN......( prima parte )

Il Sannyasin ,
laddove per Sannyasin s'intende:
Colui o Colei, il quale o la quale,
ha deciso di applicare la propria volontà
nell'Esercizio della Meditazione,
laddove per Meditazione si intende:
La Pratica Costante dell'Attesa nel Silenzio....
Il sedersi a gambe incrociate con i palmi rivolti al cielo
in un luogo possibilmente Intimo e Piacevole,
ogni qual volta l'Intenzione riesce a guadagnarsi il Tempo
nelle Ritmiche Esistenziali del Vivere quotidiano :

Il sannyasin non è libero; è libertà.
Vive liberamente. Libertà non significa licenziosità,
la licenziosità non è libertà, è solo una reazione alla schivitù;
si va da un estremo all'altro. La libertà non è
l'altro estremo della schiavitù, non è una reazione.
E' un Illuminazione: è comprensione del fatto che
" Per essere devo essere libero;
è il solo modo in cui realmente sono.
Se sono Posseduto dalla chiesa,
dall'induismo, dal cristianesimo,
dall'islam, non posso Essere.
Altri continueranno a crearmi intorno dei confini,
a forzare una certa forma dentro di Me, a storpiarMi.
Bisogna che Io Sia Libero: Devo assumermi
il rischio di Essere Libero...!!! "

La libertà non è conveniente, non è comoda. E' rischiosa.
Il Sannyasin si assume questo rischio.
Questo non significa che lotta in continuazione
contro tutto e tutti; non significa
che tiene la sinistra in autostrada;
non si preoccupa di queste inezie;
se la legge dice di tenere la sinistra,
egli tiene la sinistra: non è una schiavitù.

Ma rispetto a ciò che è essenziale....
per esempio,se suo padre dice:
" Sposa questa donna perchè è ricca
e il matrimonio ti procurerà molto denaro ",
risponderà: " No, come posso sposare una donna
che non amo per niente?! Le mancherei di rispetto..."
Suo padre dice: " Sei nato in una famiglia cristiana,
va in chiesa ogni domenica ", risponderà :
" Vado in chiesa se è ciò che sento di fare,
non perchè me lo dici tu.
Dove io sia nato è accidentale;
la religione è essenziale.
se sentirò di voler andare in chiesa, ci andrò... "

Per quello che riguarda l'essenziale,
il Sannyasin mantiene sempre intatta
la propria Libertà; e rispetta anche
la libertà di tutti gli Altri.
Non interferisce con la Libertà
di qualcun altro, Chiunque esso sia.

Sua moglie s'innamora di un altro,
ne soffre, piange lacrime amare,
ma resta un Suo problema.
Non interferisce nelle scelte di Sua moglie.
Non le dice: " Non farlo perchè mi fa soffrire ! "
Le dice: " Se soffro, se sono geloso,
è un mio problema, sta a me affrontarlo;
sta a me liberarmi dalla mia gelosia.
Tu va per la tua strada; mi fa soffrire,
avrei preferito che tu non fossi andata
con nessun altro, ma è un mio problema.
Non ho il diritto di invadere il tuo spazio..."

L'amore è così rispettoso
della persona amata
che conferisce libertà,
e se non da libertà non è amore....è qualcos'altro.

Il Sannyasin è immensamente rispettoso
della propria Libertà, e lo stesso rispetto
lo riserva alla libertà Altrui.

Questo senso di libertà lo rende un Individuo,
anzichè parte della massa.

Il Sannyasin ha una Sua Unicità,
un Suo Stile di Vita, un suo modo di Vivere....

Egli esiste a modo suo, ha la propria canzone.
Ha il senso della propria identità.... SA CHI E' !!

OM PENSO, SI PENSO, PENSO, VIVO E SONO OM

ELIA NAT BABA ASHRAM

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