martedì 23 novembre 2010

AMORE INCONDIZIONATO

Da sempre intorno ai luoghi della Ricerca,
dove per Ricerca s'intende il Cammino
verso la Cononoscenza attraverso le Direzioni del Sè,
l' Intero e Innumerevole Universo Interiore
Bruciante nelle Profondità dell' Uno,
all'Estremo orizzonte degli Obbiettivi
la Concezione di un Dare senza aspettarsi nulla in Cambio,
di un Offrirsi in Sacrificio Illimitato all'Atro,
di Annullarsi nell'Essenza stessa dell'Assenza di Sè,
di trasformarsi in Pane e in Vino
secondo gli archetipi totalizzanti
della Tradizione Cristiana per Eccellenza,
viene avvertita dal Praticante come l' Incoronazione.

Nell'Io visualizzato come Inevitabile Ricettacolo
di ogni Forma di Deviazione, Egli versa l'Oro Fuso
della Sua Mistica Folgorazione,
così senza null'altro avanti a Lui
che l'Adempimento di questa Missione,
nel Supremo Atto della Rinuncia al Dono Stesso,
in Favore del Tutto Senza Nome,
il Suo Nuovo Desiderare si sente Santificato.....

Come negli Atti così nella Parola,
è tale e tanta la Sorpresa di una Realtà oltre Sè stesso,
ovviamente precepita talmente Immensa e Magica,
Totalmente Una con con Tutto Ciò
che prima ha intimamente solo Osato Sognare,
da non poter più concepire altro che il Proprio
diventare l' Altro attraverso il " Suo " attraversamento,
ben Consapevole che ciò lo Polverizzerà
non essendo Assolutamente come Persona
capace di ritenersi Meritevole di Tanta Grazia.....

Ma ciò che era vero allora, amici miei,
non è vero per Sempre; ora, adesso,
l'Amante dell' Amato si metta il Cuore in Pace,
poichè non vi è Nulla nell'Amato
che Brami la fine dell'Amore, ma anzi,
è proprio nella Grandezza della Divinità
quella di Provare il medesimo Sentimento
nei confronti dei Suoi Figli; e così è stato all'Inizio,
il Supremo si è smarrito con un Atto di Volontà Cosciente
nella propria Sua Creazione, affidandosi Completamente ad Essa,
e ciò che è Stato all'Inizio del Primo Inizio
si ripete Oggi in Continuazione,
il Dio Vivente Nasce, Ama e Muore,
Eternamente in Essere negli Esseri
coi quali Cerca e Trova Egli Stesso il Proprio Volto!!

No, non occorre lottare,
ma piuttosto nella resa paziente
alla quotidianità che si ripete,
ogni giorno animati e sostenuti dal pensiero,
proseguire con Buona Volontà nella Discesa,
verso la Riappropriazione di Sè,
coltivando con Amore, Saggezza e Forza
il proprio Campo, l'Unico Tempio,
il Luogo di Preghiera per Eccellenza: Il Corpo.

E' nella Consapevolezza del Riavvvicinamento
e nella conseguente e inevitabile constatazione
dell'Inesistenza di Luoghi Privi d'Illuminazione,
cioè della Sacralità Unica del Tutto,
che Diventeremo Noi Stessi quella Sacralità,
quello Splendore Autentico e Rivitalizzante
che in ogni Epoca ha Fatto prima Meravigliare
e poi reso Definitivamente In Sostanza
quella stessa Meraviglia, colui che Senza Vergogna
Esclama di Stesso sulla Piazza: Io Sono il Viandante.

ELIA NAT BABA ASHRAM

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